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Blog Spray antiaggressione
Aggressione al 118 nel barese, l’operatrice: “Mi difendo da sola con lo spray peperoncino”

Tentare di salvare vite umane e rischiare di perdere la propria: è con questo paradosso che gli operatori del 118 di tutta Italia, alla stregua del personale negli ospedali, sono costretti a convivere durante l’orario di servizio. Un fenomeno dilagante, al punto che sono tanti i medici e gli infermieri che decidono di dotarsi di spray antiaggressione.

Ed è proprio quello che ha deciso di fare un’operatrice del 118 di Adelfia, cittadina nel barese dove pochi giorni fa un uomo di circa 40 anni ha aggredito l’equipaggio minacciando di tagliare loro la gola. A scatenare la sua ira, un malore che ha colpito sua madre mentre si trovava all’interno di una farmacia: tanto è bastato all’uomo a raggiungere la vicina postazione dei sanitari e inveire con brutalità contro ambulanze ed equipaggio, in uscita per un intervento da codice giallo in un paese limitrofo.

 

operatori del 118 che decidono di difendersi con lo spray peperoncino

 

Il gesto disperato dello squilibrato, ha costretto il personale del 118 a chiamare le forze dell’ordine e la centrale operativa per inviare un’altra ambulanza per il soccorso precedentemente segnalato. E nonostante gli accertamenti fatti sull’anziana madre avessero scongiurato allarmismi e preoccupazioni, l’uomo ha continuato a minacciare e a maltrattare gli operatori fino a quando l’arrivo dei carabinieri ha riportato la calma.

“Ho deciso di difendermi da sola e portare con me uno spray peperoncino perché siamo stanchi di subire continue aggressioni mentre nessuno fa nulla”. Questo il commento di un’operatrice, che ha denunciato ancora una volta l’immobilismo da parte delle istituzioni su un fenomeno troppo spesso sottovalutato.

Pepper gun GD-105: disponibili su Sprayantiaggressione.it fondina e Laser micro JS-Tactical

Dopo il lancio della pistola peperoncino Glock GD-105, Sprayantiaggressione.it ha deciso di rendere ancora più professionale la difesa personale dei suoi visitatori con due utilissimi accessori che ampliano ulteriormente l’offerta di questo strepitoso prodotto: la fondina e il laser micro JS-Tactical.

La Fondina JS-Tactical è il modo più sicuro, semplice e professionale per il trasporto della tua GD-105. Realizzata in materiale polimerico e proposta nella versione nera, questa fondina è di livello 2 per posto manifesto, perfettamente compatibile anche con il modello Glock 17. Dotata di piattaforma Paddle per collegarla e di passante per il fissaggio al cinturone, essa non è solo qualità ma soprattutto praticità: sganciarla in un istante è facile grazie al pulsante posto sul suo lato. La resistenza di pull-up e l’angolo di trazione, inoltre, possono essere regolati singolarmente tramite vite, a seconda delle proprie esigenze.

Fondina Pepper Gun GD-105                                                                                                               Pepper Gun GD-105 laser micro JS-Tactical

Oltre alla comodità, altrettanto importante è la sicurezza di centrare il bersaglio. È qui che entra in gioco il Laser micro JS-Tactical, il dispositivo di puntamento laser di livello II (<1mW) che si applica sulla slitta picatinny, anch’esso perfettamente compatibile con la pepper gun GD-105. Le dimensioni ridotte non impediscono di ottenere performance altamente professionali. Questo laser, infatti, estremamente resistente in quanto costruito in metallo, è in grado di garantire una mira a notevole distanza in virtù di un raggio di colore rosso maggiore di 100 metri con accensione a bottone. Nella versione nera, il laser è proposto insieme alle chiavi di montaggio e di regolazione e a 3 batterie LR41.

Due strumenti importanti che rendono ancor più professionale la tua pepper gun GD-105 per chi ne è già in possesso; ma per chi non lo fosse e volesse acquistarla, allora la scelta migliore potrebbe essere quella di acquistarne una con laser JS-Tactical e Fondina già incluse, sempre ad un prezzo vantaggioso. Visita il sito!

Pistola al peperoncino GLOCK GD-105: la tua sicurezza non è mai stata così professionale

Da oggi la gamma di spray peperoncino disponibile su Sprayantiaggressione.it si arricchisce di un ulteriore articolo davvero speciale nella sua categoria: pistola al peperoncino GLOCK GD-105. Prodotta in Israele da Geisler Defence, questo strumento di autodifesa è indubbiamente tra quelli più avanzati presenti sul mercato in virtù di specifiche tecniche sofisticate e parametri di sicurezza avanzati.

Realizzata in polimero antiurto durevole nel tempo e disponibile nella sua unica versione nera, è la copia fedele della famosa Glock 17. Sintesi perfetta di leggerezza, compattezza, elevata affidabilità e precisione, questa pistola OC è in grado di sparare fino a 12 colpi o un unico colpo continuo in base alle proprie necessità, nebulizzando con estrema velocità un potente spray al capsicum in grado di rendere completamente inoffensivo l’aggressore nel giro di pochi secondi.

Pistola al peperoncino professionale GLOCK GD-105

Come tutta la linea di prodotti presenti su Sprayantiaggressione.it, anche Glock GD-105 è a base naturale, ovvero olio estratto dalla distillazione del peperoncino rosso (10% Oleoresin Capsicum con percentuale di capsaicina pari al 1,5% e 90% soluzione inerte) e non contiene sostanze infiammabili, cancerogene e corrosive, né aggressivi chimici.

Efficacia e affidabilità non sono le uniche prerogative di questo prodotto, perché importante è anche la praticità. L’impugnatura e il sistema di mire perfettamente identiche a una vera pistola, infatti, consentono di centrare il bersaglio con estrema facilità e precisione rispetto a qualsiasi altro spray OC presente sul mercato. Non solo: le sue dimensioni simili a una Glock le consentono di adattarsi a qualsiasi fondina. La slitta Picatinny superiore, inoltre, permette il montaggio di accessori aggiuntivi come torce e puntatori laser.

Sprayantiaggressione.it propone la pistola peperoncino GLOCK GD-105 in un comodo cofanetto comprendente nr. 2 ricariche OC al peperoncino e nr. 1 ricarica inerte da addestramento. Accessori e singole ricariche saranno presto disponibili sul nostro negozio online. Vieni a scoprire ulteriori dettagli sul prodotto nella pagina del sito ad esso dedicato.

Difesa femminile, Emma Marrone confessa: “Lo spray peperoncino sempre con me”

Personaggio molto apprezzato nel panorama musicale italiano e alle prese con il suo nuovo album (Fortuna ndr) che sta già riscuotendo un enorme successo, Emma Marrone si è raccontata alla trasmissione Le Iene con un’intervista in cui si è parlato di tutto: la sua lotta personale alla malattia che l’ha colpita di recente, il rapporto con i suoi colleghi e addirittura di spray antiaggressione.

Anzitutto la malattia, un mostro contro il quale la cantante pugliese sta lottando da 10 anni e che fa paura, ma che non le ha impedito di rialzarsi con maggiore forza e determinazione con il pensiero di vivere la propria vita al meglio tutti i giorni. Un mostro che si riesce a sconfiggere soprattutto grazie alla prevenzione. Emma ha poi parlato del rapporto con i suoi colleghi e di una presunta rivalità che almeno dal suo punto di vista non viene vissuta con sentimenti di rancore o invidia.

 

Emma Marrone confessa di portare sempre con sé uno spray peperoncino

 

Ma nel corso dell’intervista rilasciata alle Iene si è parlato soprattutto di haters e del suo essere un personaggio molto bersagliato sui social per alcune sue idee e posizioni politiche che le sono costate tantissime minacce e beceri auspici di morte per il cancro. Messaggi che l’hanno fatta arrabbiare e non poco, perché ci sono persone che muoiono veramente per questa malattia.

Altro argomento importante trattato è stato lo stalking. L’ex vincitrice di Amici ha raccontato di aver avuto brutte esperienze a riguardo e che si sente sicura portando sempre nella sua borsa uno spray peperoncino per potersi difendere in caso di necessità, senza rinunciare al coraggio e alle persone più vicine.

Donna si difende con spray peperoncino ma non funziona. Occhio a dove si acquista

Tenta di difendersi dall’ennesima aggressione violenta del marito, ma lo spray antiaggressione di cui era in possesso non funziona mandando in escandescenza l’aggressore. Non è una fake news ma un vero fatto di cronaca avvenuto poco più di un mese fa a Modena. Protagonisti una donna dell’Est Europa di 43 anni e suo marito turco di 50 anni, padre di uno dei suoi due figli e figura già nota alle forze dell’ordine per i continui maltrattamenti nei confronti della donna e per aver minacciato recentemente di darsi fuoco davanti alla caserma della città emiliana per una presunta denuncia negata.

 

E proprio quest’ultimo episodio, oltre a rappresentare l’ennesima vicenda di paura per lei e i suoi figli, ha assunto i connotati della beffa, perché nel momento in cui la donna ha cercato di difendersi con lo spray di cui era dotata, è arrivata l’amara sorpresa: dal dispositivo non è uscita la classica miscela a base di OC ma un innocuo liquido di colore rosso. Risultato? L’ira dell’uomo è diventata  incontenibile, e solo la freddezza della vittima, tempestiva nel chiamare il 112, è riuscita ad evitare il peggio. L’arrivo dei militari, minacciati anch’essi di morte, ha poi consentito di arrestare l’uomo e di far scattare la procedura prevista dal Codice Rosso, grazie alla quale la donna si trova ora in un centro antiviolenza in tutta sicurezza.

 

Donna si difende con uno spray peperoncino fasullo

 

L’episodio di cronaca narrato dimostra ancora una volta l’importanza di saper scegliere bene quando si acquista uno spray OC. In un mercato ormai saturo, dove in molti propongono in vendita questo tipo di articolo, è proprio l’affidabilità l’elemento da ricercare. Spesso e volentieri abbiamo sottolineato l’inattendibilità di molti prodotti, la cui provenienza, efficacia e qualità sono obiettivamente poco chiari, e dei quali a colpire in molti casi è proprio la convenienza del prezzo di vendita.

 

Nel caso appena citato, è molto probabile che l’acquisto da parte della donna sia avvenuto su un sito in cui i prodotti non rispettano i requisiti di legge previsti dal D.M 103/2011. Pertanto, diventa fondamentale prestare attenzione a dove si acquista uno spray urticante, indagando sulla serietà di chi lo propone, sulle sue caratteristiche tecniche e su chi lo produce, perché in caso contrario il rischio non è solo quello di arrecare danni permanenti alla persona, ma anche quello di fare cilecca e subire l’aggressione del malintenzionato con maggiore veemenza.

 

A.F.

Sicurezza: FSP Polizia rivendica maggiori strumenti, tra cui gli spray antiaggressione

Sempre più pericoloso, bistrattato e poco riconosciuto: descrive in questo modo il lavoro di agenti della sicurezza e forze dell’ordine Fsp Polizia – Federazione Sindacale di Polizia – che chiede a gran voce maggiori strumenti tecnico-operativi tra cui gli spray antiaggressione, nonché misure normative in grado di tutelare più efficacemente l’incolumità di chi ogni giorno è impegnato a garantire libertà e sicurezza al paese.

Ciononostante, il lavoro svolto da centinaia di agenti di polizia produce risultati sempre migliori. A dirlo sono i dati del Dossier Viminale, resi noti nella tradizionale conferenza stampa di ferragosto, che dimostrano come in Italia c’è stato un calo generale dei reati nell’ultimo anno, contrariamente al numero di morti e feriti tra le forze dell’ordine che è invece cresciuto. Prendendo in esame il periodo 1° agosto 2018 – 31 luglio 2019, i dati confermano che, in tema di manifestazioni, a fronte di una diminuzione del 10,3% del totale dei cortei (passati da 11.824 a 10.609) si è avuto un aumento di quelli in cui si sono registrati feriti tra le forze dell’ordine (passati da 184 a 210, e cioè +14,1%).

 

Fsp Polizia chiede più strumenti operativi tra cui taser e spray al peperoncinoe

 

Insomma, migliora il rendimento del lavoro degli agenti di polizia ma non le condizioni normative, economiche ed operative. Chi non è più disposto ad accettare questa situazione è il Segretario Generale FSP Polizia di Stato – Valter Mazzetti – il quale ha sottolineato come quello dei professionisti della sicurezza è un lavoro ancora maltrattato, non adeguatamente riconosciuto dal punto di vista economico ed assistenziale e, soprattutto, poco rispettato.

All’atteggiamento di odio verso le forze dell’ordine bisogna aggiungere – secondo Mazzetti – il mancato rinnovo del contratto di lavoro e leggi che tutelino non solo l’integrità fisica dei poliziotti ma anche la stessa istituzione che rappresentano. Ma ancor più inaccettabile è la carenza di strumenti di difesa cosidetti “minimali” come taser, spray al peperoncino e telecamere sulle divise.

 

Alessandro Farucci

Difendersi con lo spray peperoncino: quando a farlo (e con successo) sono gli anziani

Spesso soli e in condizioni di salute precarie, gli anziani sono in tantissimi casi vittime di aggressioni, truffe e bullismo sia in casa che in luoghi pubblici e aperti. Ed è proprio la solitudine a renderli fragili e vulnerabili, diventando così facili prede per malintenzionati e malviventi. Imparare a difendersi è un’assoluta necessità per questo tipo di persone, ed è anche a loro che uno strumento valido di autodifesa come lo spray antiaggressione si rivolge.

 Ma per fortuna, in Italia, c’è chi anche alla terza età ha compreso la duttilità di questo prodotto e ha imparato bene ad usarlo in caso di minaccia per la propria incolumità. Un episodio di cronaca di qualche settimana fa, ricostruito dalla Polizia di Stato e raccontato dalle più importanti testate giornalistiche, ha fatto il giro del web destando curiosità e ammirazione. E il protagonista è proprio un anziano.

 

Anziano di 80 anni usa spray peperoncino contro aggressore

 

Alle ore 3:30 di una calda notte di inizio giugno a Milano, un uomo di 81 anni in attesa del bus in Piazzale Susa, è stato minacciato con un coltellino da uno sconosciuto (probabilmente dell’est Europa) con il chiaro obiettivo di farsi consegnare tutto il contante che aveva in tasca. Ma con ogni probabilità il malvivente aveva sottovalutato il carisma e la forza d’animo della vittima, brava a capire sin da subito la pericolosità della situazione: l’anziano ha infatti reagito prontamente sfilando dalla tasca lo spray al peperoncino con velocità e spruzzando il suo contenuto nei confronti dell’aggressore, costretto a fuggire.

Insomma, solo la prontezza e la caparbietà del signore hanno consentito di trasformare questa brutta vicenda in un tentativo di rapina per fortuna senza drastiche conseguenze. L’episodio di cronaca, pur rappresentando un’eccezione, dimostra come questo prodotto sia effettivamente alla portata di soggetti la cui prontezza di riflessi è certamente non paragonabile a quella di persone più giovani. Proprio per questa ragione, uno strumento così facile da utilizzare e allo stesso tempo efficace, potrebbe essere una grande ancora di salvezza per migliaia di anziani che vivono da soli nelle nostre città.

 

A. F.

Siti di incontri: il pericolo violenza sulle donne è concreto

La violenza femminile è un fenomeno in grado di manifestarsi in diverse forme e spesso difficilmente preventivabile. Certo, è aumentata la consapevolezza del pericolo tra le donne, così come aumenta il numero di quelle che ricorrono all’uso dello spray peperoncino o ai corsi di autodifesa. Talvolta, però, può accadere che siano le stesse donne a innescare atti di violenza in maniera del tutto inconsapevole.

 

Secondo uno studio italiano pubblicato sulla rivista Aggressive Behavior condotto da Luca Andrighetto – docente di psicologia sociale all’Università di Genova – e Alessandro Gabbiadini e Paolo Riva – ricercatori di psicologia sociale all’Università Milano-Bicocca – i pericoli potrebbero arrivare dai siti di incontri. Creando una finta piattaforma di incontri online, dove partner fittizi rifiutavano richieste di interesse reali grazie ad un algoritmo automatico, gli studiosi hanno scoperto che i partecipanti maschi “rifiutati” mostravano un aumento sostanziale delle tendenze aggressive, sia verso le finte partner che nei confronti del sesso femminile in generale, arrivando addirittura ad approvare tendenze che giustificano atti sessuali verso il gentilsesso.

 

Online dating e violenza sulle donne

 

Diametralmente opposto il comportamento delle donne respinte, che non mostravano comportamenti aggressivi significativi. In altri, termini, lo studio italiano ha ampiamente dimostrato come il rifiuto sentimentale sulle App di incontri, sempre più scaricate dagli utenti, potrebbe essere l’anticamera di una violenza verbale e fisica sulle donne, specie in una società interconnessa e virtuale come quella contemporanea.

 

Fermo restando l’importanza di imparare a difendersi anche da sole, o con l’ausilio dello spray urticante o adottando tecniche di arte marziale, rimane fondamentale prestare attenzione alle condizioni in cui avvengono gli incontri nati sul web: scegliere un luogo affollato o decidere di incontrarsi durante le ore diurne, ad esempio, rappresentano semplici ma valide regole da seguire.

 

Alessandro Farucci

Uso improprio dello spray urticante: condannata la banda di Piazza San Carlo

Poco più di 10 anni di condanna: questa la sentenza di primo grado del Tribunale di Torino nei confronti della banda dello spray peperoncino a due anni dai tragici fatti di Piazza San Carlo, in occasione della finale di Champions League tra Juve e Real Madrid del 3 giugno 2017. Detenzione, dunque, per i quattro giovani marocchini che tentarono di mettere in atto diverse rapine con lo spray OC tra le migliaia di tifosi presenti in piazza, ignari (forse) delle drastiche conseguenze che il loro folle gesto avrebbe potuto generare. Una serata che, da festa sportiva, si era presto trasformata in una tragedia con un bilancio pesantissimo di due morti e quasi 1700 feriti. Per questo, i quattro componenti della gang erano stati accusati di omicidio preterintenzionale, lesioni, rapina e furto.

 

Sgominata la banda di Piazza San Carlo che rapinava con lo spray urticante

 

Al di là di come si chiuderà l’intero iter giudiziario, la sentenza del Tribunale di Torino mette in risalto due aspetti strettamente correlati che meritano una riflessione. Il primo, è quello che riguarda l’uso inappropriato di un dispositivo di difesa personale valido ed efficace. Sprayantiaggressione.it, pur essendone rivenditore sicuro e affidabile di prodotti legali, condanna fermamente questo fenomeno divenuto ormai un passatempo soprattutto per gli adolescenti, e cerca da sempre di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di un suo corretto utilizzo.

 

In secondo luogo, la sentenza ha dimostrato ancora una volta come utilizzare lo spray antiaggressione per puro divertimento, oltre a scatenare situazioni di panico e terrore specie in luoghi affollati (vedi ad esempio tragedia di Corinaldo), potrebbe avere conseguenze drammatiche per la vita delle persone. Ma, soprattutto, il verdetto dei giudici ha dimostrato, se vogliamo, anche l’esistenza di una pena certa in casi come questo. Una pena che cambierà sicuramente la vita dei quattro ragazzi della gang, ma che non restituirà quella di chi l’ha persa a causa delle triste vicende di quella maledetta sera.

Medici e infermieri: l’autodifesa arriva anche tra i reparti degli ospedali

Minacce verbali, intimidazioni e aggressioni fisiche: sono le angherie che quotidianamente subiscono migliaia di medici e infermieri durante l’orario di lavoro. Quello dei maltrattamenti nei confronti degli operatori sanitari all’interno degli ospedali sta diventando un fenomeno deprecabile sempre più diffuso, al punto che c’è chi ha pensato bene di dotarsi addirittura dello spray antiaggressione.

 

In effetti, i casi di cronaca che raccontano di aggressioni da parte di utenti e pazienti nei confronti del personale sanitario si sommano con estrema facilità negli ultimi tempi, senza considerare i tentativi di violenza sessuale subiti dalle dottoresse di guardia. E questo rappresenta davvero un grosso problema per medici e infermieri, già alle prese con evidenti carenze di carattere organizzativo, logistico e, soprattutto, numerico in molte delle nostre regioni. La vigilanza privata è un servizio non sempre presente e spesso anche costoso, e comunque non sempre in grado di garantire un livello di sicurezza adeguato.

 

aggressioni negli ospedali: medici e infermieri con lo spray peperoncino

 

Per capire la gravità della situazione basta sfogliare le pagine dei quotidiani locali. Un esempio concreto è quanto accaduto alcuni giorni fa all’ospedale San Luca di Vallo della Lucania (SA), dove un pregiudicato, ferito alla mano con una motosega, ha aggredito medico e infermiere di turno senza un apparente motivo. Ancora più eclatante è l’aggressione fisica subita da una dottoressa del Pronto Soccorso dell’ospedale di Treviglio (BG) messa in atto da una donna perché stanca di aspettare il proprio turno di visita. Ma questi sono solo alcuni degli innumerevoli fatti di cronaca.

 

Un’emergenza quotidiana che medici e infermieri sono stanchi di tollerare e affrontare da soli. Per questo nei nosocomi aumentano iniziative come corsi di autodifesa, nei quali viene spiegato anche come relazionarsi per gestire al meglio queste situazioni incresciose. Ma, come detto, c’è chi ha pensato anche di dotarsi di validi strumenti di difesa personale come lo spray peperoncino. È il caso di medici e infermieri del Centro di Igiene mentale di Eboli, costretti a lavorare in un clima perennemente ostile. Una decisione forte che potrebbe sembrare una provocazione, dovuta all’immobilismo delle autorità competenti, ma che invece è dettata dall’esigenza di difendere la propria incolumità fisica e psicologica.

 

Alessandro Farucci